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BRC GS Storage And Distribution Logistica - Distribuzione

Che Cos'è

Il BRC Global Standard – Storage and Distribution (GSSD) definisce i requisiti per lo stoccaggio, la distribuzione e la commercializzazione all’ingrosso di prodotti alimentari preconfezionati e sfusi, di materiali da confezionamento e di prodotti non food (consumer).

  
È stato pensato come strumento per completare la conformità all’interno della catena alimentare tra i produttori di alimenti e i retailer.
 
Il BRC Global Standard – Storage e Distribution è stato sviluppato infatti per assistere ed aiutare i retailer e gli altri utilizzatori a soddisfare gli obblighi legali e a salvaguardare il consumatore, utilizzando una base comune per la valutazione di quelle aziende che si occupano di stoccaggio e di distribuzione dei prodotti, commercio all’ingrosso e contracted services.
 
La prima versione dello standard BRC Global Standard – Storage and Distribution è stata pubblicata ad Agosto 2006, grazie alla collaborazione tra il British Retail Consortium ed UKAS (United Kingdom Accreditation Service), organismo di accreditamento nazionale britannico.
 
Il BRC rappresenta i maggiori rivenditori britannici, quali Tesco Stores, Sainsbury’s Supermarket, ASDA Stores, ecc.

Punti Chiavi

Lo standard richiede:

  • di adottare e implementare un’analisi dei pericoli e dei rischi (nel caso dei prodotti alimentari il sistema HACCP)
  • un Sistema di gestione qualità documentato ed efficace
  • il Controllo di standard ambientali, di prodotto, di processo e del personale
Lo Standard è suddiviso in quattro moduli, che coprono ciascuno una specifica attività. Essi possono essere applicati singolarmente o in combinazione, a seconda dell’effettiva attività dell’azienda:
  1. “Stoccaggio”;
  2. “Distribuzione”;
  3. “Commercializzazione all’ingrosso” (solo in abbinamento al modulo “Stoccaggio”)
  4. “Servizi” (solo in abbinamento con il modulo “Stoccaggio”).
L’applicazione dello standard all’interno della filiera alimentare inizia quando:
  • il prodotto entra o nelle strutture di stoccaggio gestite da una terza parte (rispetto a chi realizza il prodotto alimentare),
  • o quando entra in veicoli sempre gestiti da una terza parte,
  • oppure ancora quando si trova in strutture che sono di proprietà di colui che realizza il prodotto alimentare, ma che non vengono comprese nel campo di applicazione del BRC Food, del BRC/IoP e/o del BRC Consumer.
  
Le attività che non possono essere verificate a fronte di questo standard sono:
  • servizi di raffreddamento, congelamento e scongelamento di alimenti sfusi (si applica il BRC Food);
  • stoccaggio direttamente sotto il controllo di gestione del sito di produzione (si applica il BRC Food);
  • trasformazione, manipolazione, imballaggio, re-imballaggio di prodotto sfuso (si applica il BRC Food);
  • animali vivi (ad eccezione di crostacei pronti per essere immessi nel mercato per consumo umano);
  • prodotti agricoli sfusi;
  • prodotti non food non compresi tra quelli compresi nel BRC Consumer.

Vantaggi

  • Le possibili sinergie tra i diversi schemi consentono una riduzione dei tempi e dei costi necessari per le diverse verifiche ispettive. Infatti avere un referente unico per tutte le certificazioni aziendali permette l’ottimizzazione delle sinergie possibili tra questi standard e la ISO 9001 (Sistema di gestione per la qualità); per cui si può concentrare l’intervento dell’Ente di certificazione in un’unica verifica, evitando di controllare più volte gli aspetti comuni ai vari schemi, con evidente risparmio di tempo, energia e costi.
  • La riconoscibilità internazionale dello Standard che permette di rispondere alle richieste di clienti da tutta Europa.
  • Per le aziende che già applicano un sistema di gestione per la qualità secondo le ISO 9001 o utilizzano la metodologia HACCP la conformità a questi standard risulta molto rapida.
  • La riduzione di verifiche ispettive di parte seconda, cioè quelle effettuate per conto dei clienti sull’Azienda fornitrice, con diminuzione dei costi da sostenere, sia diretti (spese relative alle verifiche ispettive), che indiretti (inevitabili rallentamenti dell’attività produttiva in coincidenza delle numerose verifiche ispettive di parte seconda).
  • scegliere BIOSCERT inoltre vuol dire avvalersi di un ente con una vasta esperienza nelle certificazioni di filiera, e con numerose certificazioni BRC e IFS Food rilasciate, riassumendo quindi in sé le esperienze e le capacità di gestione degli schemi della GDO.